L'Organizzazione Alba - Akatsuki

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    Alba (暁 Akatsuki, lett. "Luna Rossa", o "Alba") è un'organizzazione criminale della serie manga e anime Naruto, del mangaka Masashi Kishimoto. È comparsa per la prima volta nella prima serie, ed è divenuta, all'inizio della seconda serie, il principale nemico dei protagonisti.

    L'organizzazione

    Alba è composta da nove tra i più potenti ninja che hanno tradito i loro villaggi. All'inizio i suoi membri erano dieci; uno di essi, Orochimaru, ha abbandonato il gruppo e pare sia morto; altri tre, Sasori, Kakuzu, Hidan, sono stati uccisi; Deidara si è sacrificato cercando di uccidere Sasuke. Un nuovo elemento, Tobi, ha sostituito Sasori, ma ha simulato la sua morte e a parte Pain e Konan, gli altri membri credono che sia morto. Ciascuno dei suoi membri è un ricercato di livello S. Fra i loro scopi c'è quello di impossessarsi dei cosiddetti cercoteri (demoni con le code), nove mostri rinchiusi all'interno di alcune persone; uno di essi è la Volpe a Nove Code, che si trova nel corpo di Naruto, protagonista della serie. Al momento è certo che sono già in possesso di sei demoni, tra cui il tasso monocoda Shukaku, il gatto a due code Nibi e la bestia a tre code Sanbi e quella a quattro code Yonbi. Prima di prendere Shukaku, inoltre, Deidara rivela a Naruto che i suoi compagni ne hanno presi altri due, per un totale di sei.

    Scopo

    Lo scopo di Alba è quello di impadronirsi del mondo; per raggiungere tale obiettivo, intendono seguire un percorso in tre tappe. La prima è quella di ottenere una quantità enorme di denaro, ad esempio incassando le taglie dei ricercati sul mercato nero. Per questo motivo la coppia formata da Hidan e Kakuzu ha attaccato il Tempio del Fuoco, e preso il corpo di uno dei monaci, sulla cui testa pendeva una taglia. La seconda fase consiste nel creare un gruppo di ninja mercenari non dipendente da un Villaggio o da un Paese; accettando missioni a basso costo, la reputazione dell'organizzazione potrà aumentare, e le spese potranno essere sostenute dal denaro ottenuto in precedenza; i Villaggi ninja nel frattempo non riusciranno a reggere una concorrenza simile. Inoltre, usando i cercoteri, Alba potrà scatenare guerre a proprio piacimento, per poi placarle immediatamente, consolidando la sua reputazione e convincendo i paesi minori a dipendere da loro. Privati dei loro affari, gli altri villaggi ninja cadranno, lasciando come unica forza ninja esistente Alba, che a quel punto potrà facilmente impadronirsi degli altri paesi e del mondo intero.

    Aspetto

    Tutti i membri si vestono in modo molto simile; indossano infatti un mantello nero con interno rosso lungo quasi fino ai piedi, su cui sono disegnate delle nuvole rosse. Il mantello riesce a nascondere bene i loro movimenti, soprattutto le posizioni delle mani quando devono eseguire le tecniche. Ognuno di essi ha inoltre le unghie di mani e piedi smaltate in viola. Alcuni di essi, quando sono apparsi per la prima volta, indossavano un grande cappello di paglia con dei campanelli. Alcuni di loro indossano ancora il coprifronte, ma il simbolo dei rispettivi villaggi è cancellato da un profondo graffio orizzontale. Ognuno di essi inoltre porta un anello su un particolare dito, diverso per ciascun elemento. Da quanto è stato rivelato, pare che tali oggetti siano estremamente importanti per i membri di Alba.[citazione necessaria] Ciascun anello ha inciso un kanji, tutti diversi fra loro. In totale ci sono dieci anelli; uno è ancora in possesso di Orochimaru, mentre quello di Sasori è passato al nuovo membro Tobi. Le parole sui dieci anelli sono:

    Anelli

    Significato: 零, Rei Zero
    Divinità: Nessuna
    Pollice destro Pain

    青, Sei Azzurro
    Seiryū (青龍 Dragone Azzurro)
    Indice destro Deidara

    白, Haku Bianco
    Byakko (白虎 Tigre Bianca)
    Medio destro Konan

    朱, Shu Rosso
    Suzaku (朱雀 Uccello Vermiglio)
    Anulare destro Itachi Uchiha

    亥, Kai Cinghiale
    Genbu (玄武 Tartaruga Nera)
    Mignolo destro Zetsu

    空, Kū Cielo
    Kūchin (空陳 Il Vuoto, L'Etere)
    Mignolo sinistro Orochimaru

    南, Nan Sud
    Nanju (南斗 Il Sagittario)
    Anulare sinistro Kisame Hoshigaki

    北, Kita Nord
    Hokuto (北斗 L'Orsa Maggiore)
    Medio sinistro Kakuzu

    三, San Tre
    Santai (三台 Tre Supporti)
    Indice sinistro Hidan

    玉, Gyoku Sfera
    Gyokunyo (玉女 La Vergine)
    Pollice sinistro Sasori, poi Tobi

    Esclusi Pain (il cui kanji significa "Zero"), Hidan (la cui divinità è un'allusione alla sua arma, un asta con tre lame) e Orochimaru, gli altri nomi si riferiscono a delle costellazioni. I primi quattro (Seiryū, Byakko, Suzaku e Genbu) sono i nomi delle quattro grandi zone in cui è suddiviso lo zodiaco cinese; gli altri tre (Nanju, Hokuto e Gyokunyo) si riferiscono a delle costellazioni occidentali.

    Gruppi

    I membri di Alba lavorano generalmente in gruppi di due, ma dall'abbandono di Orochimaru il loro numero è diventato dispari, dunque almeno uno di loro lavora da solo. Al momento Zetsu lavora da solo mentre Pain e Konan sembrano lavorare insieme. Dopo la morte di Sasori, il nuovo membro Tobi è in gruppo con Deidara.

    Estrazione dei Cercoteri

    Ogni volta che uno dei membri di Alba cattura uno dei cercoteri o la sua forza portante, lo porta in uno dei loro nascondigli (il primo di questi che si incontra nel manga è situato nel Paese del Fiume, distrutto in seguito allo scontro fra Sasori e Sakura/Chiyo). Una volta qui, il capo di Alba evoca Il Re dell'Inferno, una statua gigante di un mostro umanoide; per l'evocazione non è necessaria la presenza fisica del capo, e per la cerimonia non devono essere presenti nemmeno gli altri membri dell'organizzazione. Tutti i membri possono raggiungere il luogo in cui si trova la statua come ologrammi. La creatura nella statua simboleggia la prigionia: infatti le sue mani sono ammanettate, gli occhi bendati ed in bocca ha un morso, che viene tolto quando Alba dà inizio al rituale[8]. Sulla benda della statua ci sono nove occhi chiusi, otto disposti su due file orizzontali, e un altro, più grande, al centro; ciascuno di questi occhi corrisponde a un cercoterio. Gli occhi non sembrano essere disposti in un ordine particolare; l'occhio che rappresenta Shukaku è il secondo della fila superiore, quello della bestia a tre code è il terzo della fila inferiore, quello della bestia a quattro code è il quarto della fila inferiore.
    Dopo l'invocazione, la forza portante (o il cercoterio se non è all'interno di un corpo) viene posizionata davanti alla statua, mentre i membri di Alba si dispongono sul dito della statua corrispondente al loro anello. Il capo dà quindi inizio alla Tecnica di confinamento: Sigillo dei Nove Draghi (封印術・幻龍九封尽 Fūin Jutsu: Genryū Kyū Fūjin) per rinchiudere il cercoterio. Dalla bocca della statua fuoriescono nove draghi che avvolgono la forza portante fino a quando la bestia non è completamente rimossa. Quando il cercoterio è sigillato, gli occhi della statua si aprono, e compare la pupilla sull'occhio corrispondente.
    Nel nascondiglio nel Paese del Fiume l'area in cui viene effettuato il rituale è protetta da una barriera a cinque sigilli, uno posto all'entrata del nascondiglio, con gli altri quattro sparsi nelle vicinanze. È stato rivelato che la statua richiede un bilanciamento del potere al suo interno; infatti è necessario sigillare la Volpe a nove code dopo le altre otto bestie, altrimenti l'intera statua andrebbe in pezzi per lo squilibrio di forze.

    Membri

    Alba è composta attualmente da sei ninja. Nella prima serie dell'anime sono apparsi Itachi, Kisame e Zetsu, nella seconda sono apparsi (fisicamente, non come ologrammi) anche Deidara e Sasori. Gli altri sono apparsi solo nel manga.

    Pain

    Età Serie II: 27
    Occhi: Rossi e pluriiridi
    Capelli: Rossi
    Formazione: Pain - Konan
    Rango: Nukenin
    Abilità: Tecnica di confinamento: Sigillo dei nove draghi, Tecnica Mutaforma, Telepatia/Telecinesi, Tecnica del richiamo: Re dell'Inferno
    Base prima Villaggio della Pioggia


    Pain (ペイン Pein), è il capo riconosciuto di Alba, oltre ad essere il leader militare, politico e religioso della fazione al governo del Villaggio della Pioggia. Pain è visto dai ninja suoi sottoposti come una sorta di divinità, principalmente per essere riuscito a sconfiggere le resistenze del precedente regime instaurato nel Villaggio della Pioggia ed ad ucciderne il vecchio leader, Hanzo personalmente. Con la fine della guerra civile, Pain utilizza il Villaggio come base per le operazioni di Alba, dove risiede assieme alla sua partner Konan. Le tecniche e lo stile di combattimento di Pain vengono rivelate nello scontro fra questi e Jiraiya, dove l'eremita maestro di Naruto Uzumaki perderà la vita. Konan afferma anche che Pain non ha mai perso una battaglia.

    Nel manga viene mostrato che Pain possiede sei corpi, che quando non utilizza tiene conservati in una particolare macchina e tramite la quale li può cambiare a piacimento: i sei corpi vengono definiti come "I sei sentieri di Pain" (ペイン六道, Pain Rikudou). I corpi possono essere richiamati da Pain accanto a sè in combattimento tramite l'uso della Tecnica del Richiamo. In tutti i sei corpi mostrati, le caratteristiche fisiche che permangono nonostante la modifica del corpo sono un gran numero di piercing (sebbene di forma e disposizione diversa), gli occhi dotati di Rin'negan e i capelli rossi. Ognuno degli altri corpi possiede l'abilità di trasmettere agli altri quello che sta accadendo istantaneamente, fornendo una visuale da vari punti di vista. Con il suo secondo corpo si è dimostrato inoltre in grado di ricorrere a vari tipi di Evocazioni, mentre il terzo corpo dimostra di avere la capacità di assorbire le tecniche che gli vengono lanciate contro, come ad esempio il Rasengan. Tutti i corpi sono dotati di uno speciale tipo di lance, che una volta trafitto l'avversario ne disturbano il chakra. I corpi di Pain, infine, anche se vengono uccisi tramite una qualunque tecnica, sembrano possedere la capacità di essere evocati di nuovo in qualche modo dagli altri corpi, anche se il meccanismo con il quale questo avviene non è stato rivelato; tuttavia successivamente, uno dei corpi di Pain viene realmente ucciso da Jiraiya.

    Il primo corpo utilizzato da Pain viene successivamente identificato da Jiraiya come quello di Yahiko, e via via riconosce tutti gli altri corpi di Pain come altri ninja contro cui ha già combattuto. Poco dopo Jiraiya dimostra di aver compreso quale sia la vera natura di Pain, tuttavia egli perisce prima di poterla rivelare, affidando la sua scoperta ad uno dei due Grandi Eremiti.

    É Pain l'unico che sa utilizzare la tecnica per estrarre i cercoteri dai loro contenitori: la Tecnica di confinamento: Sigillo dei Nove Draghi (封印術・幻龍九封尽, Fūin Jutsu: Genryū Kyū Fūjin). Un'altra delle pochissime abilità conosciute di Pain è la Tecnica Mutaforma (象転の術, Shōten no Jutsu?. Grazie a dei sacrifici umani, Pain può creare e controllare dei cloni, che possono essere utilizzati per combattere il nemico senza alcun coinvolgimento diretto. I cloni sono delle copie perfette degli originali e possiedono tutte le abilità genetiche e le armi; l'abilità e la forza del clone è proporzionale alla quantità di chakra che si fa fluire all'interno di esso. Pain ha mostrato l'abilità di saper controllare la pioggia, riuscendo a determinare i movimenti ed il livello di chakra delle persone che si muovono all'interno di essa.





    Konan
    « Il cielo sta piangendo di nuovo lacrime amare...Pain tu... »

    Età Serie II: 27 anni
    Occhi: Blu
    Capelli: Blu
    Formazione: Konan - Pain
    Rango Nukenin
    Abilità: Tecnica degli origami

    Konan (小南 Konan) è l'unica donna parte dell'organizzazione, e lavora in coppia con Pain. Il suo nome è composto da due Kanji, che significano piccolo (小, piccolo) e Sud (南, Sud).

    Konan ha i capelli blu ornati con un fermaglio a forma di fiore ed un piccolo piercing sotto le labbra. Il piercing sotto le labbra contrasta con la sua evidente femminilità, visibile dal fiore tra i capelli, dal tono con cui si rivolge a Pain (unica finora a chiamarlo in questo modo normalmente) e a Tobi ed alla posa elegante e composta che caratterizza la prima immagine in cui essa viene mostrata per intero accanto a Pain.

    Konan è una dei tre orfani di guerra del Villaggio della Pioggia che Jiraiya, dopo essere stato risparmiato da Hanzo, decide di accudire fino alla loro completa indipendenza, insegnandogli in ninjutsu di base: Konan, Nagato e Yahiko. Fin da piccola Konan dimostra di avere un innata abilità e passione per gli origami, cosa che contraddistinguerà le sue tecniche anche nella maggiore età: Konan possiede l'abilità di potersi trasformare in tanti foglietti di carta, i quali si piegano seguendo il fiore che porta in testa; quando questo si tramuta da rosa di carta ad una farfalla, anche gli altri fogli seguono il suo esempio. Nonostante tale tecnica sembri innocua, la kunoichi dispone in realtà di una forza forse paragonabile a quella dei sannin: Pain infatti, accortosi dell'intrusione di Jiraiya, invia sul posto Konan senza essere affatto preoccupato per lei. Konan si mostra capace di modellare il suo corpo come carta e di usare molti più shuriken alla volta rispetto a quando era più giovane, oltre a sapersi creare delle vere e proprie ali con la carta, divenendo simile ad un angelo: Konan infatti vede Pain come una sorta di dio, facendosi chiamare dai suoi sottoposti come suo angelo messaggero (使いの天使様, Tsukai no Tenshi Sama). Viene data in ogni caso poca dimostrazione delle sue potenzialità combattive, in quanto viene quasi subito immobilizzata da Jiraiya, per essere successivamente liberata da Pain.



    Itachi Uchiha
    Età: Serie I: 17 anni - Serie II: 20 anni
    Altezza: 176 (cm)
    Peso: 62 (kg)
    Occhi: Neri, Rossi/Neri quando attiva lo Sharingan
    Capelli: Neri
    Formazione: Itachi Uchiha - Kisame Hoshigaki
    Rango: Nukenin
    Abilità: Sharingan, Sharingan Ipnotico, Tsukuyomi, Amaterasu, Tecnica della Palla di Fuoco Suprema, Tecnica della Pioggia di Fuoco, Tecnica del Drago di Fuoco, Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo, Tecnica della Moltiplicazione Acquatica del Corpo, Tecnica del Richiamo (Serpenti), Tecnica dei Proiettili Marini, Muro Acquatico, Luna Insanguinata
    Parenti: Sasuke Uchiha (fratello), Fugaku Uchiha (padre, deceduto), Mikoto Uchiha (madre, deceduta)
    Base prima Villaggio della Foglia

    Itachi Uchiha (うちは イタチ Uchiha Itachi) è un criminale ricercato di livello S del Villaggio della Foglia. Il suo nome significa "donnola". Nella mitologia giapponese, le donnole sono animali che simboleggiano sfortuna e morte. È in coppia con Kisame, ed ha già tentato di rapire Naruto per prendere la Volpe a Nove code, venendo tuttavia fermato da Jiraiya.

    Nella classifica della rivista giapponese Shōnen Jump, Itachi è incredibilmente popolare e dopo la sua prima apparizione si è piazzato undicesimo, per poi arrivare nono e sesto nelle votazioni successive. Ultimamente invece ha avuto un calo essendosi riclassificato undicesimo.

    Itachi fu promosso dall'Accademia Ninja come primo della classe all'età di 7 anni, a 8 anni padroneggiava già l'abilità innata del clan Uchiha, lo Sharingan, divenne Chunin a soli 10 anni e Capitano della Squadra Speciale e Jonin a 13 anni. Per questi suoi straordinari risultati fu considerato fin da subito un genio, ed una pedina fondamentale per rafforzare i rapporti fra il Clan Uchiha ed il villaggio. Suo fratello minore Sasuke invece lo vedeva come un rivale da superare, anche perché loro padre dedicava sempre molte più attenzioni ad Itachi che a lui. I rapporti fra Itachi e suo padre peggiorarono notevolmente dopo una sua assenza ad una riunione del clan; gli unici a mancare alla riunione furono infatti Itachi ed il suo migliore amico Shisui Uchiha, suicidatosi, almeno in apparenza, proprio durante la riunione. Itachi venne sospettato di aver ucciso Shisui e di averne simulato il suicidio, ma questi rigettò le accuse. Due giorni dopo, mentre Sasuke era assente, Itachi uccise tutti i membri del clan, inclusi suo padre e sua madre. Al ritorno del bambino dagli allenamenti, questi lo trovò in una stanza con ai piedi i corpi senza vita dei genitori. Quando Sasuke gli chiese perché l'avesse fatto, Itachi rispose: "Per testare le mie capacità". Pensando di rischiare la vita, Sasuke fuggì all'esterno, ma Itachi lo raggiunse in un istante, dicendogli che non valeva la pena ucciderlo. Rivelò al fratello di aver effettivamente ucciso Shisui, allo scopo di ottenere lo Sharingan Ipnotico; tale occhio infatti si sviluppa soltanto se si uccide il proprio amico più caro. Inoltre disse a Sasuke: "Mi devi odiare! Devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare, aggrapparti alla vita. E un giorno presentati davanti a me, con i miei stessi occhi." Da quel giorno, Sasuke si considera un vendicatore, ed è disposto a qualsiasi sacrificio pur di uccidere il fratello.

    Orochimaru aveva pensato di utilizzare il corpo di Itachi come contenitore per la sua Tecnica dell'Immortalità, per poter ottenere lo Sharingan; ma Itachi, grazie al potere dello Sharingan Ipnotico prese alla sprovvista il Sennin, riuscendo a respingere il suo attacco. Orochimaru decise quindi di lasciare Alba, per rivolgere le sue attenzioni verso Sasuke.

    Sebbene sia l'assassino di un intero clan (anche se ultimamente sembra che il clan sia stato sterminato con l'aiuto di Madara) ed abbia ucciso il suo migliore amico per ottenere lo Sharingan Ipnotico, Itachi non uccide senza motivo. Infatti, pur avendo l'occasione di eliminare sia Kakashi che Sasuke, ha risparmiato entrambi preferendo torturarli con lo Sharingan Ipnotico.

    Nella seconda parte del manga, Itachi, attraverso la tecnica Mutaforma del capo dell'Alba(Pain), fronteggia Kakashi, Naruto, Sakura e Chiyo con lo scopo di rallentarli e permettere la completa estrazione, dal corpo di Gaara del demone Shukaku. Sebbene Itachi utilizzi solo il 30% del proprio chakra, questo è ugualmente capace di utilizzare gran parte delle proprie tecniche, escluso lo Sharingan Ipnotico. Una sua copia verrà sconfitta da Naruto grazie alla sua nuova tecnica perfezionata durante l'allenamento con Jiraiya, ovvero la versione potenziata del Rasengan: l'Oodama Rasengan. Più tardi nella serie (per ora solo nel manga), alla fine di uno scontro all' ultimo sangue nel rifugio segreto degli Uchiha contro Sasuke, che ha utilizzato il Kirin contro il fratello ferendolo gravemente, Itachi si prepara ad usare l'ultima arma del suo arsenale: il Susanoo, con il quale ferma l'ultima tecnica di Orochimaru (ormai libero dal controllo di Sasuke ), la Tecnica dell'Idra. Attraverso l'utilizzo della spada Totsuka no Tsurugi fa sprofondare il Sennin in un Genjutsu eterno. A questo punto afferma che lo scontro è finito. Quando arriva davanti al fratello, Sasuke cerca inutilmente di difendersi con kunai e carte bomba, questi impattano con lo scudo di Yata di Susanoo, Itachi, però, crolla a terra e riesce appena a dare un buffetto sulla fronte di Sasuke, donandogli in qualche modo tutte le sue tecniche oculari, compreso in Mangekyou Sharingan. Infine, il fratellino, che non capisce bene quel che è successo, guarda Itachi morente, sorride e crolla anche lui. Infine Zetsu riferisce a Tobi che Itachi è davvero deceduto e che Sasuke ha vinto, ed insieme, prima dell' arrivo di Naruto, riescono a portarlo al loro covo e curarlo. Qui Tobi dichiara di essere Madara Uchiha, promette a Sasuke di rivelargli la storia di colui che ha rischiato tutto per salvare il mondo degli Shinobi, il villaggio della Foglia e soprattutto la vita di suo fratello, la storia di Itachi Uchiha. Viene in seguito rivelato che la strage del clan Uchiha da parte di Itachi, sarebbe stata una missione affidatagli dagli stessi capi supremi del Villaggio della Foglia. Itachi, come racconta Uchiha Madara a Sasuke, sarebbe stata una spia posta dalle alte autorità di Konoha nel clan Uchiha, sospettato di essere responsabile dell'attacco di Volpe a Nove Code 16 anni prima, per tenere sotto controllo il clan e i suoi tentativi di colpi di stato per poter prendere il controllo di Konoha.


    Zetsu

    Altezza: 175 (cm)
    Peso: 57 (kg)
    Occhi: Verdi
    Capelli: Verdi
    Formazione: Nessuna
    Rango: Nukenin
    Abilità: tecnica della mimetizzazione ambientale
    Base prima Villaggio dell'Erba

    Al momento non si sa molto riguardo Zetsu, tranne la sua funzione di spia per Alba. La sua testa è avvolta da una grande pianta carnivora. La metà destra della sua faccia e del suo corpo è nera, mentre l'altra metà è bianca. I suoi occhi sono senza pupille e sembrerebbero avere un potere simile al Byakugan, se non superiore, ed ha la capacità di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente. Lo stesso Kakashi non è in grado di accorgersi della sua presenza. La sua prima apparizione risale alla fine della prima parte del manga, quando sta spiando lo scontro fra Naruto e Sasuke. Nella seconda parte è lui ad avvisare gli altri membri di Alba che il Team Gai e il Team Kakashi si stanno avvicinando per salvare Gaara, rapito da Deidara e Sasori. Possiede una doppia personalità, al punto che le due metà di colore diverso conversano tra loro. Si rivela essere un cannibale, in quanto divora il corpo utilizzato da Kisame per combattere il Team Gai. Viene incaricato dal leader di recuperare gli anelli di Sasori e Deidara, ritenuti morti, mentre in realtà Deidara era sopravvissuto, e si occupa inoltre di recuperare il corpo del portatore di Nibi, il Gatto a due code, appena catturato da Hidan e Kakuzu. Assiste allo scontro tra Deidara e Tobi contro Sasuke ed è lui a portare la notizia della morte di Deidara ed, erroneamente, la notizia della morte di Sasuke e di Tobi ai membri di Alba sopravvissuti.

    Kisame Hoshigaki

    Età Serie I: 29 anni - Serie II: 31 anni
    Altezza: 195 (cm)
    Peso: 83 (kg)
    Occhi: Neri
    Capelli: Blu scuro
    Formazione: Kisame Hoshigaki - Itachi Uchiha
    Rango: Nukenin
    Oggetti Spada Samehada
    Abilità: Arte dell'acqua, Tecnica dei proiettili marini, Tecnica della prigione acquatica, Tecnica della moltiplicazione acquatica, Tecnica dell'onda esplosiva, Tecnica dei cinque squali famelici, Tecnica dello squalo missile acquatico
    Base prima Villaggio della Nebbia

    Kisame Hoshigaki (干柿 鬼鮫 Hoshigaki Kisame), Kisame Hoshigaki (干柿 鬼鮫, Hoshigaki Kisame), assieme ad Itachi, è il primo membro di Alba a comparire nel manga. Kisame (鬼鮫) significa demone squalo, mentre Hoshigaki (干柿) significa caco essiccato. Egli è un ninja traditore del Villaggio della Nebbia, ed solitamente agisce in coppia con Itachi Uchiha. Kisame sembra essere fra i membri di Alba quello che più riesce a comprendere il carattere ed il comportamento del suo compagno Itachi, arrivando persino a preoccuparsi per la salute del compagno. Il suo ex Villaggio, lo ritiene un traditore per aver complottato per rovesciare il governo del paese ed per essere stato coinvolto in numerosi omicidi. Quando era ancora leale al suo paese d'origine, Kisame faceva parte dei Sette Spadaccini della Nebbia, un gruppo di ninja che utilizza dei particolari tipi di spade in battaglia; la spada di Kisame è chiamata Samehada (鮫肌, Samehada, lett. "pelle di squalo"), una spada coperta di squame, che invece di tagliare maciulla il corpo dell'avversario; essa inoltre possiede l'abilità di assorbire una imprecisata quantità di chakra dall'avversario. Quando non viene utilizzata, Kisame tiene la sua spada avvolta in alcune bende. Samehada inoltre è liberamente utilizzabile solo da Kisame: in caso un'altra persona voglia utilizzarla, sull'impugnatura della spada compaiono delle spine che si conficcano nella carne dell'avversario (come successo quando Gai la afferra durante il combattimento contro una sua copia); l'arma quindi ritorna spontaneamente allo spadaccino della Nebbia.

    Kisame ha un aspetto simile a quello di uno squalo, con pelle dal colorito azzurrognolo, branchie sulle guance che gli permettono di respirare sott'acqua e denti affilati di forma triangolare. Tuttavia non si conosce il motivo di tali sembianze, anche se le sue tecniche si adattano perfettamente ad esse: egli utilizza soprattutto tecniche acquatiche, e spesso sagoma corpi d'acqua a forma di squalo in modo da poter attaccare l'avversario. Nel caso non ci fosse alcuna grande riserva d'acqua nelle vicinanze per poter utilizzare le sue tecniche, Kisame può utilizzare la Tecnica dell'Onda Esplosiva (水遁・爆水衝波, Suiton: Bakusui Shōha) per creare un ampio lago d'acqua che può essere utilizzata per i suoi attacchi. Kisame è noto inoltre per avere una grande quantità di chakra, mediamente superiore ai suoi compagni di Alba; quando viene costretto a combattere contro il Team Gai, sebbene possieda solo il 30% del suo chakra totale a causa dell'utilizzo della Tecnica Mutaforma di Pain, la sua riserva di chakra viene paragonata a quella in possesso di Naruto.

    Fin da subito dimostra di essere un uomo capace di godersi la vita anche in missione; a titolo d'esempio alla sua prima apparizione suggerisce ad Itachi di bere un thè verde poco prima di iniziare la missione, dato che era parecchio tempo che non veniva al Villaggio della Foglia; un altro momento è quando più avanti nel manga si dispiace per la morte di Tobi, unico membro di Alba a portare un po' di allegria nel gruppo, il che è paradossale comparato alla sua indole aggressiva. Come l'altro personaggio comparso nel manga appartenente agli spadaccini della Nebbia, Zabuza Momochi, Kisame si diverte a mutilare i propri avversari, come si può notare quando suggerisce di amputare le gambe di Naruto Uzumaki per poterlo trasportare più facilmente.

    Kisame è uno dei pochi che dimostra di conoscere entrambi i fratelli Suigetsu (水月, Suigetsu) e Mangetsu Hōzuki (鬼灯満月, Hōzuki Mangetsu), anche se non è ancora stato specificato di quale tipo di legame vi sia fra i due.

    Nella seconda parte del manga, dopo lo scontro della propria copia contro Gai, Kisame ricomparirà a fasi alterne, sempre a fianco di Itachi. É lui che combatte e cattura la forza portante del cercoterio a quattro code. Prima dello scontro finale tra Itachi e Sasuke, Kisame ha il compito di intrattenere il Team Hebi, lasciando passare solo Sasuke: mentre Sasuke affronterà Itachi, Kisame si scontrerà con Suigetsu.

    Tobi
    « Presto i nostri obbiettivi saranno raggiunti...e tutto tornerà come deve essere...il vero potere dello Sharingan...il mio potere...il potere di Uchiha Madara »
    (la rivelazione della vera identità di Tobi, pronunciata da Tobi stesso)

    Altezza: 175 (cm)
    Peso: 57 (kg)
    Occhi: Neri/Rossi quando attiva lo Sharingan
    Capelli: Neri
    Formazione: Tobi - Deidara (prima della morte di Deidara)
    Rango: Nukenin
    Abilità: Sharingan

    Tobi (トビ Tobi) conosciuto anche come Madara Uchiha (うちはマダラ, Uchiha Madara) apparentemente è la persona dietro alle azioni di Alba; tuttavia si rivolge a Pain come al "loro capo" (riferito ad Alba), come se in realtà fosse qualcuno di esterno all'organizzazione. Tuttavia dà ordine a Pain di affrontare Naruto per catturare la Volpe a Nove code. Porta sempre una maschera arancione, con un foro in corrispondenza dell'occhio destro, la cui superficie è spiraleggiante verso il foro stesso; inizialmente il ninja si finge uno dei subordinati di Zetsu, facendogli da compagno, sperando di divenire membro effettivo di Alba. Dopo la morte di Sasori, Tobi recupera il suo anello e prende il suo posto, diventando il nuovo partner di Deidara: i due in team catturano insieme il Sanbi, il demone a tre code.

    A differenza di tutti gli altri membri di Alba, seri e composti, Tobi è simile come carattere a Naruto Uzumaki, comico e con la testa fra le nuvole: questo suo comportamento irrita molto il suo compagno Deidara e spesso i litigi fra i due diventeranno nel manga vere e proprie scenette comiche; nonostante ciò, Tobi rispetta molto il partner arrivando a chiamarlo con il titolo onorifico di Deidara-senpai. Durante lo scontro fra Deidara e Sasuke, Tobi viene trapassato dalla spada di quest'ultimo, senza però riportare alcun danno apparente: Tobi si affloscia a terra, ma si rialza subito dopo; lo stesso accade successivamente quando viene colpito da un Rasengan di Naruto. Sembra che Tobi conosca molto bene le tecniche di Deidara; quando questi infatti parla del suo C4 Tobi ne sembra terrorizzato soltanto all'idea. Sempre in questo duello, Tobi nasconde le mine-bomba del gigantesco drago di argilla di Deidara sotto terra. Tobi si tiene poi in disparte per il resto dello scontro, rimanendo però coinvolto nell'esplosione derivante dal suicidio di Deidara.

    Ritroviamo Tobi nel capitolo successivo, sopravvissuto all'esplosione di Deidara, pare trasformato nel comportamento; Tobi afferma che il suo vero nome è Madara Uchiha, affermazione confermata dal fatto che dal buco della sua maschera s'intraveda lo Sharingan, abilità innata esclusiva del clan Uchiha. La frase riportata all'inizio di questa sezione è fondamentale per comprendere la vera identità di Tobi; tuttavia essa ha generato parecchia confusione tra i fan, in quanto la frase si può tradurre con "Il vero potere dello Sharingan... il mio potere, il potere di Madara Uchiha!"; il dimostrativo kono, in questo caso, riferito ad un nome proprio, è tipico di una parlata arrogante e piena di sé ed indica che la persona che sta parlando è il soggetto della frase; Tobi in questo caso si sta quindi riferendo a se stesso come Madara Uchiha. Il nome "Madara Uchiha" era già stato nominato nel corso della conversazione fra Sasuke e la Volpe a Nove Code avvenuta all'interno della mente di Naruto Uzumaki. Nel corso di un'altra conversazione, Jiraiya rivela che Madara è il fondatore del Clan Uchiha, cosa smentita in seguito da Madara stesso, e che in passato era stato sconfitto dal Primo Hokage presso la Valle della Fine, inoltre Jiraiya stesso ritiene che la Volpe a Nove Code sia stata evocata in questo mondo, contro Konoha, proprio da Madara. Tobi riprenderà il suo carattere abituale quando si incontrerà con i ninja di Konoha, intenti a raggiungere Sasuke Uchiha, impegnato in uno scontro con suo fratello Itachi. Proprio durante questo scontro Itachi rivelerà di aver avuto come maestro e complice nello sterminio del Clan Uchiha proprio Madara, il quale avrebbe scoperto ben due segreti dello Sharingan Ipnotico Eterno: il controllo della Volpe a Nove Code e il potere di non perdere la vista usandolo, trapiantandosi gli occhi di un altro membro del clan (in questo caso suo fratello). Durante lo scontro Tobi affronta Naruto, che, dopo essere stato a lungo provocato dall'Uchiha, colpisce quest'ultimo con un Rasengan, ma egli non subisce alcun danno.

    Non si sa se gli altri membri dell'Organizzazione, oltre a Pain, Konan e Zetsu, siano a conoscenza di questa affermazione; tuttavia sembra di no, in quanto Zetsu afferma che Tobi era morto a causa dell' esplosione di Deidara; Pain, consapevole che non era così, afferma che il posto di Tobi potrebbe essere preso da un qualunque altro ninja.

    Richiamato da Zetsu dopo aver ricevuto la notizia che Itachi è morto e che Sasuke è in fin di vita, Tobi abbandona il combattimento con i ninja della foglia, ma prima di farlo, fa capire alla squadra di Kakashi che egli è in possesso dello Sharingan. La vera identità di Tobi sarà presto svelata in quanto, parlando con Sasuke, ha iniziato a togliersi la maschera. La porzione destra del volto (unica per ora intravista) mostra due rughe profonde sotto l'occhio destro. Appena mostra lo Sharingan al giovane Uchiha però, questi lo attacca involontariamente sprigionando l'Amaterasu dal suo occhio sinistro. Tobi, una volta liberatosi dalla tecnica, dichiara di essere Madara Uchiha ed è pronto a rivelare a Sasuke la storia di colui che ha rischiato tutto per salvare il mondo degli Shinobi, il villaggio della Foglia e soprattutto la vita di suo fratello, la storia di Itachi Uchiha. Comincia il racconto della verità tornando agli anni prima della fondazione del Villaggio della Foglia, quando i clan agivano ancora come organizzazioni separate di mercenari. A quel tempo due clan erano i più temuti e rispettati: il clan Uchiha e il clan Senju della foresta. Egli stesso, dopo aver sacrificato di quanto aveva di più caro per raggiungere lo Sharingan Ipnotico Eterno, si trovò a lottare molte volte con il clan Senju e soprattutto con il suo capo, Senju Hashirama, il futuro Primo Hokage, considerato dai ninja del suo tempo come il più forte shinobi del mondo. Gli Uchiha erano gli unici che potessero tener testa ai Senju, e il nome di Madara divenne sempre più famoso grazie al suo Sharingan, che aveva ottenuto per avere la forza necessaria per proteggere il suo clan dai nemici che aumentavano giorno dopo giorno. Le dure battaglie avevano decimato le schiere dei due clan. Così i Senju proposero un trattato di pace con gli Uchiha, accettato di buon grado da tutti, tranne che da Madara, che lo vedeva come un insulto a suo fratello, che si era sacrificato per lui donandogli spontaneamente i suoi occhi; ma gli Uchiha volevano la tregua e come loro leader non potè far altro che accettare. Successivamente i due clan si allearono con il Paese del Fuoco, e fondarono il Villaggio della Foglia, ponendo così la base del sistema di un Villaggio per ogni Paese. In seguito anche gli altri villaggi e clan fecero lo stesso e così le guerre cominciarono a cessare; ma la disputa per la nomina di Hokage gettò Konoha nel caos. Come si sa la carica venne assegnata ad Hashirama, ed era ormai chiaro che gli Uchiha avrebbero perso la loro supremazia. Così Madara, per il bene del suo clan, si oppose al Primo Hokage. Nessun Uchiha lo seguì, pensando che fosse mosso solo dalla brama di potere e che volesse solo scatenare altre guerre. Tradito da tutti lasciò il Villaggio. Per la sua vendetta sfidò Konoha, ma fu sconfitto nel luogo chiamato Valle della Fine e creduto morto, fu dimenticato da tutti, persino dalla storia. Per evitare che qualche altro Uchiha si ribellasse, il fratello minore di Hashirama, il Secondo Hokage, in segno di fiducia diede la clan un posto di rilievo nel Villaggio, creando la Polizia Militare di Konoha. Qualche altro ribelle si accorse di quanto stava succedendo, ma era troppo tardi. Ormai il clan Uchiha non era altro che il subordinato dei Senju. Successivamente accadde qualcosa che distrusse completamente il clan: l'attacco della Volpe a Nove Code. Difatti solo gli Uchiha potevano controllare il Kyuubi, e gli anziani del Villaggio sospettarono qualcosa; ma fu un disastro naturale. Restarono sospettosi che il clan volesse ribellarsi e nonostante la disapprovazione del Terzo Hokage, lo misero sotto stretta sorveglianza da guardie speciali e lo emarginarono costringendo a far vivere i suoi membri ai margini del Villaggio, separandoli dal resto della popolazione. Ci furono i primi malumori e così i sospetti divennero realtà: il clan Uchiha complottò un colpo di stato per prendere il potere. In risposta a questa minaccia i consiglieri infiltrarono una spia all'interno del clan: Itachi.



    Ex-membri

    Deidara

    Occhi: Azzurri
    Capelli: Biondi
    Formazione: Deidara (prima che morise) - Tobi
    Formazione originale: Deidara - Sasori
    Rango: Nukenin
    Stato attuale deceduto
    Abilità: Argilla esplosiva, occhio sinistro allenato al genjutsu per resistere allo Sharingan
    Base prima Villaggio della Roccia

    Deidara (デイダラ Deidara) è un Nukenin del Villaggio della Roccia ed è stato il partner di Sasori, fino alla morte quest'ultimo, ed in seguito di Tobi. Egli ha molto rispetto per il suo compagno Sasori che chiama Maestro ed ammette anche che questi sia più forte di lui. Deidara è un uomo, sebbene nel manga sia stato inizialmente confuso da molti con una donna, soprattutto per via della sua "acconciatura".
    Deidara considera la sua tecnica un'arte, più precisamente il suo stile è il Superflat, ed ogni sua bomba uno dei suoi capolavori; una delle sue frasi preferite è: "L'arte è un'esplosione". Deidara e Sasori litigano spesso su quale possa essere una vera forma d'arte: Deidara sostiene che essa sia rapida, come un'esplosione, mentre Sasori ritiene che la bellezza risieda nell'immortalità come quella delle persone che lui trasforma in marionette. Il personaggio è ispirato all'artista di avanguardia giapponese Taro Okamoto; la frase che Deidara pronuncia nello scontro con Gaara, "L'arte è un'esplosione", è effettivamente di Okamoto. Inoltre una delle sculture del giapponese, La Pagoda del Sole, è estremamente simile ad uno degli oggetti esplosivi di Deidara. Deidara va così fiero della sua arte che non è in grado di accettare che qualcosa possa sconfiggerla e questo lo porta ad essere troppo sicuro di sé in battaglia.
    All'inizio della seconda serie il membro di Alba, assieme al suo partner, attacca il Villaggio della Sabbia per rapire Gaara ed ottenere il demone tasso monocoda. Durante il combattimento con Gaara, il suo braccio sinistro viene stritolato dalla Gabbia di Sabbia del Kazekage; tuttavia, riesce comunque a battere il ragazzo trasformando un po' della sua stessa sabbia in esplosivo. Perderà in seguito anche il braccio destro nello scontro con Kakashi, che utilizza il suo nuovo Sharingan Ipnotico. Sebbene tenti di eliminare tutti quanti facendo esplodere una sua copia, Kakashi riesce a farlo sparire con il suo occhio, salvando se stesso ed i suoi compagni. Più tardi Deidara cerca il suo anello, perso durante lo scontro, e, sia Zetsu che Tobi, si dicono sorpresi di vederlo ancora vivo nonostante la morte di Sasori. Da quel momento in poi Deidara fa coppia con il nuovo membro Tobi, assieme al quale cattura il il demone a tre code Sanbi. Nel frattempo ha anche recuperato l'uso delle braccia, grazie ai poteri di Kakuzu. Dopo la morte di Kakuzu e la scomparsa di Hidan Deidara decide di farla pagare a Naruto e Kakashi, per il combattimento dell'ultima volta, ed a Sasuke per aver ucciso Orochimaru poiché avrebbe voluto ucciderlo lui stesso. Il primo che incontra è Sasuke con il quale inizia un tremendo combattimento, tuttavia non riesce a batterlo e, per cercare di finirlo, utilizza la sua tecnica finale: l'autodistruzione. Si scoprirà che la sua morte non è servita a nulla perché Sasuke, entrando nel corpo di Manda, riesce a sopravvivere all'esplosione.
    Prima di entrare nell'Organizzazione Deidara era un terrorista che lavorava su commissione e sfruttava il suo "lavoro" per utilizzare la sua arte. Deidara è stato costretto a far parte di Alba da Itachi. Questi, assieme a Kisame ed a Sasori, fu inviato dal Capo di Alba nel Villaggio della Roccia per convincerlo ad entrare nell'organizzazione. Dopo l'iniziale rifiuto di Deidara, Itachi lo sfidò a duello, sconfiggendolo facilmente con un'illusione e rivoltandogli contro le sue stesse bombe. Allo scopo di vendicarsi per la sconfitta subita, Deidara decise di uccidere Itachi, ed a questo scopo allenò il suo occhio sinistro (quello che tiene coperto) a smascherare qualunque illusione. Inoltre, creò la tecnica C4, usata poi contro Sasuke.
    Deidara è un abile combattente ed in battaglia utilizza delle particolari bocche situate sui palmi delle sue mani, con cui mastica dell'argilla che porta sempre con se dentro due sacchetti attaccati ai propri fianchi, per creare Argilla Esplosiva (起爆粘土 Kibaku Nendo) che attiva utilizzando la parola "Katsu!" (喝 Detonazione) Per dare all'argilla questa proprietà esplosiva, Deidara deve impastare il suo chakra con essa, più chakra aggiunge più l'esplosione sarà potente. Deidara è anche il grado di modellare la sua argilla esplosiva in diverse forme a seconda del suo scopo, queste possono essere creature che può utilizzare per volare, copie di se stesso o armi di vario tipo. Deidara riesce a creare quattro diversi tipi di esplosivi, che cambiano nome a seconda del quantitativo di chakra che il ninja inserisce nell'argilla da modellare: il primo livello, con un quantitativo modesto di chakra, è il "C1", che il nukenin utilizza contro Sasuke per testare le sue abilità; il secondo è il livello "C2", più potente, con il quale ad esempio può creare un dragone d'argilla che, a sua volta, è in grado di generare draghetti esplosivi che fa fuoriuscire dalla bocca. Il livello "C3" è il più potente, e con esso crea la bomba che utilizza per cercare di distruggere il Villaggio della Sabbia. C'è infine il "C4", una tecnica che necessita di meno chakra rispetto al "C3" e meno distruttiva, ma sicuramente più pericolosa. Modella l'argilla con la sua stessa bocca, producendo un clone dalle dimensioni variabili a seconda del raggio di azione. Il C4 esplodendo libera migliaia di microscopiche bombe che, entrando nel sistema circolatorio del sangue attraverso la respirazione, distruggono ogni forma di vita che le respiri dall'interno. Questa tecnica era stata originariamente pensata per uccidere Itachi che, a suo parere, rifiutava la sua arte. L'ultima tecnica, disperata, di Deidara è l'autodistruzione; dopo essersi strappato i vestiti, scopre sul petto in corrispondenza del cuore un'apertura, sigillata con i fili utilizzati solitamente da Kakuzu. Una volta strappati con una bocca della mano, l'apertura si rivela essere a sua volta un'altra bocca, nella quale Deidara inserisce un grosso quantitativo di argilla; delle linee si formano lungo tutto il suo corpo, per poi concentrarsi in un unico punto ed esplodere formando una figura a forma di croce in cielo. A detta di Deidara, questa esplosione ha un raggio di circa 10 Km e lascerà sul pianeta Terra cicatrici indelebili. Un'altra abilità di Deidara è quella di avere l'occhio sinistro immune ai genjutsu dello Sharingan; infatti dopo essere stato stato sconfitto da Itachi ha allenato il suo occhio affinché non potesse ricadere una seconda volta in quel trucco.

    Hidan

    Occhi: Viola
    Capelli: Grigi
    Formazione originale: Hidan - Kakuzu
    Rango: Nukenin
    Stato attuale deceduto
    Abilità: Immortalità, Rito di Jashin

    Hidan (飛段 Hidan) proviene da un villaggio ancora sconosciuto (dal simbolo sul coprifronte potrebbe trattarsi del Villaggio della Pioggia o dell'Erba), sostiene di essere quello con gli attacchi più lenti di tutta Alba, ed è immortale. La prima sillaba del nome Hidan (飛) è anche il simbolo di hisha, la torre dello shogi; lo stesso vale per il nome del suo compagno Kakuzu. E' molto spaccone, ma anche molto religioso, poiché crede in una religione dedita all'assassinio e al massacro: lo Janshinismo. Porta con sé un'arma simile a una falce a tre lame, che utilizza lanciandola contro l'avversario, per poi recuperarla con una corda. Lo scopo di tale arma è semplicemente ferire il nemico; infatti ingerendone il sangue ed eseguendo un rituale speciale, Hidan è in grado di trasferire tutti i danni subiti dal suo corpo su quello dell'avversario. Questa tecnica è possibile grazie al fatto che Hidan è immortale.
    Hidan è un Nukenin di un villaggio sconosciuto ed è il penultimo arrivato in Alba, prima di Tobi. Diversamente dagli altri membri del gruppo, Hidan non sembra portare molto rispetto al Capo dell'Akatsuki. È il partner di Kakuzu, nonostante sia evidente che non si piacciano. Kakuzu non sopporta il lento stile di combattimento, i rituali e i discorsi di Hidan. Hidan, a sua volta, detesta il fatto che Kakuzu combatta solo per il denaro. Hidan stesso ha espresso il desiderio di morire, ma non può. Ogni volta che affronta degli avversari, dichiara apertamente che spera che siano abbastanza forti da ucciderlo.
    Nella loro ultima missione, Hidan e Kakuzu hanno catturato il demone Nibi, che è stato in seguito portato via da Zetsu. Subito dopo sono entrati nel Paese del Fuoco alla ricerca di un altro bersaglio. Qui hanno attaccato un tempio ed ucciso i monaci, per riscattare la taglia posta su uno di essi. Tuttavia, mentre Kakuzu incassa il denaro, Hidan viene assalito da un team di 4 ninja inviato dal Villaggio della Foglia, in cui appaiono Asuma Sarutobi e Shikamaru Nara. Asuma viene preso di mira dalla tecnica di Hidan, ma Shikamaru riesce a liberarlo facendo uscire il ninja di Alba dal simbolo del Jashin con la Tecnica del Controllo dell'Ombra. Asuma riesce così a tagliare la testa di Hidan, che tuttavia viene ricucita poco dopo da Kakuzu, senza che il ninja abbia subito alcun danno grave. Catturato nuovamente dalla tecnica di Hidan, Asuma viene ferito a morte; il resto del team riesce a salvarsi in quanto la coppia di ninja ricercati viene richiamata dal capo di Alba per sigillare i demoni Nibi e Sanbi. Shikamaru decide allora di vendicare il suo maestro con l'aiuto di Choji e Ino, ai quali si unirà anche Kakashi. Dopo aver separato Hidan da Kakuzu Shikamaru lo affronta da solo. Dopo averlo intrappolato con la Tecnica dell'evocazione delle Ombre lo fa esplodere in pezzi con delle carte esplosive, dopodiché lo seppellisce nella foresta del suo Clan, per sempre.
    Hidan si autoproclama il membro di Alba con la velocità di attacco più lenta. Porta con sé un'arma a tre lame che utilizza lanciandola contro l'avversario, per poi recuperarla con una corda. Nonostante sia il più lento, sa maneggiare la sua falce abbastanza velocemente per colpire anche i Jonin più esperti. Lo scopo delle tre lame sulla falce non è quello di aumentare il potere di attacco, ma di aumentare le sue chance di ottenere del sangue nemico.
    Hidan è apparentemente immortale; pur essendo stato fatalmente ferito diverse volte non è morto. È anche sopravvissuto alla propria decapitazione per mano di Asuma Sarutobi, e nonostante questo manteneva la capacità di parlare; non era tuttavia in grado di controllare i movimenti del suo corpo. In tale circostanza, Kakuzu utilizzò le fibre nelle sue braccia per ricucire la testa di Hidan. Sebbene possa guarire da ferite mortali, è necessario qualche tempo affinché sia in grado di ristabilirsi completamente, come afferma Kakuzu quando lo avverte che la sua testa sarebbe potuta cadere di nuovo se non avesse fatto attenzione. L'immortalità di Hidan è la ragione principale per la quale è stato messo in squadra con Kakuzu: come quest'ultimo spiega infatti, la sua rabbia tende a fargli dare il meglio di sé in certe occasioni e a uccidere chiunque nelle vicinanze, incluso il suo compagno di squadra. Ovviamente Hidan si rivela il miglior tipo possibile di compagno di squadra per lui. Ciò torna anche utile in battaglia, dal momento che Hidan può distrarre l'avversario mentre Kakuzu attacca da dietro con un potente jutsu senza la paura di uccidere il suo partner.
    In un combattimento serio, Hidan disegna un triangolo inscritto in un cerchio con il suo sangue. Dopo averlo disegnato e aver ingerito un po' del sangue dell'avversario, ottenuto anche solo con una ferita, Hidan si posiziona all'interno del cerchio e subisce una trasformazione. Gran parte della sua pelle diventa di colore nero, con linee bianche che appaiono all'incirca nellle stesse posizioni delle sue ossa. Una volta che il rituale è completato, Hidan e il suo avversario sono collegati; qualsiasi danno inflitto a lui viene automaticamente inflitto anche al suo avversario, come se fosse una bambola voodoo. Durante il rituale, Hidan usa l'asta della sua falce per infliggere ferite più precise. Nonostante le ferite siano dolorose anche per lui, Hidan sembra essere un masochista che gode del dolore. Gli piace giocare con i suoi avversari infliggendo ferite dolorose ma non letali. Inevitabilmente, Hidan uccide infine il suo avversario trapassandosi il petto, senza lasciare scampo. Questo è anche il metodo usato per uccidere Asuma Sarutobi. La debolezza della tecnica è che funziona solo quando Hidan si trova all'interno del cerchio; se esce dal simbolo infatti il collegamento si rompe, ma non la tecnica. La trasfomazione di Hidan rimane, permettendogli di ristabilire il collegamento reingerendo il sangue e rientrando nel cerchio.
    Hidan crede nel Jashinismo, una religione che loda la carneficina. Jashin è anche il nome della divinità di questa religione. Nel Jashinismo, qualsiasi cosa che non sia la distruzione totale è considerata un peccato. Per questo motivo, dover catturare il Gatto a Due Code vivo, non era qualcosa che lo rendeva felice, soprattutto dopo aver cominciato la battaglia. Essendo molto religioso, Hidan rifiuta di combattere il Nibi (demone a due code) senza aver pregato prima. Hidan possiede un medaglione con un triangolo rovesciato inscritto in un cerchio che porta attaccato a una collana di perle; lo stesso simbolo è usato durante il rituale di combattimento. Prima di una battaglia, Hidan rivolge delle preghiere al suo dio, e chiede niente meno che un uccisione. Dopo la battaglia, il ninja compie una cerimonia stendendosi a terra dentro il simbolo per circa trenta minuti.

    Kakuzu

    Occhi: Verdi
    Capelli: Neri
    Formazione originale: Kakuzu - Hidan
    Rango: Nukenin
    Stato attuale deceduto
    Abilità: Arte del Fuoco, Arte del Vento, Arte del Fulmine, Arte della Terra, Arte dell'Acqua
    Base prima Villaggio della Cascata

    Kakuzu (角都 Kakuzu) è un ninja traditore del Villaggio della Cascata ed il partner di Hidan. La prima sillaba del nome Kakuzu (飛) è anche il simbolo di kakugyō, l'alfiere dello shogi; lo stesso vale per il nome del suo compagno Hidan. Kakuzu è il personaggio che fino ad ora ha vissuto più a lungo, essendo in vita sin dai tempi del Primo Hokage e avendo combattuto contro di lui. E' il tesoriere di Alba, colui che amministra le casse dell'organizzazzione, ed è molto avaro, poiché pensa sempre al profitto di ogni azione. Lui e Hidan sono considerati gli "zombie twins", ovvero i gemelli zombie in quanto entrambi immortali. Si scopre, appunto, che Kakuzu possiede cinque cuori e che per essere ucciso ne debba perdere completamente l'uso; cuori che lui stesso vanta di aver strappato ancora palpitanti dal corpo delle sue vittime. Inoltre usa un gran numero di tecniche elementali, oltre ad allungare le braccia tramite quelli che sembrano fili di ricucitura. Viene abbattuto da Naruto con il Rasenshuriken e ucciso da un Raikiri di Kakashi.
    Hidan e Kakuzu non sembrano piacersi molto, Kakuzu non sopporta il lento stile di combattimento, i rituali e i discorsi di Hidan. Hidan, a sua volta, detesta il fatto che Kakuzu combatta solo per il denaro. La ragione per cui Kakuzu ha come partner Hidan è perché si arrabbia facilmente, e quando è infuriato Kakuzu uccide tutti quelli che gli stanno attorno, amici o nemici. Per questo motivo Hidan è il compagno perfetto per Kakuzu, perché non può morire. Lo stile di attacco indiscriminato di Kakuzu rende Hidan un ottimo compagno nel combattimento, dal momento che Kakuzu non deve preoccuparsi di non colpire Hidan sfruttando la sua immortalità.
    Kakuzu è avido e spesso sceglie i suoi obiettivi in base al profitto che ne può ricavare, cosa che il suo partner non sopporta. Ritiene che il denaro sia l'unica cosa importante nel mondo e che non gli importa se dovrà andare all'inferno perché è lì che porta il denaro. Per questa sua visione del denaro si riferisce a se stesso come il tesoriere di Alba. Dalla sua relazione amichevole con il funzionario delle taglie, sembrerebbe che riscuota taglie piuttosto frequentemente, e lo fa anche in diverse occasioni durante le sue missioni, altra cosa che fa infuriare Hidan.
    Nonostante la sua ossesiva personalità e violenta rabbia, Kakuzu è molto più cauto del suo partner, lo avverte frequentemente di non abbassare la guardia e poi lo rimprovera quando inevitabilmente lo fa. Kakuzu si dimostra essere anche un abile stratega, caratteristica attribuibile alla sua età, e quindi alla sua enorme esperienza in battaglia. È anche molto più bendisposto a prendere ordini, per esempio quando il Capo di Alba gli ordinò di ritirarsi dal combattimento contro Asuma e il suo team, Kakuzu obbedì immediatamente mentre Hidan protestò, nonostante la considerevole taglia sulla testa di Asuma Sarutobi. Tuttavia, sembra dimenticare lo scopo dell'Akatsuki quando è infuriato, come quando cercò di uccidere Naruto, nonostante il bisogno di Alba di catturarlo vivo.
    Nell'ultima missione, i due avevano catturato Nii Yugito, la Forza Portante del Gatto a Due Code (Nibi), ed in seguito erano entrati nel Paese del Fuoco per attaccare un monastero. Una volta sconfitto un monaco di nome Chiriku, si erano diretti verso un centro di riscossione delle taglie per incassare la taglia di 3 milioni di ryo sulla testa del monaco. Qui affrontarono un team della nuova forza di combattimento Niju Shotai, formato da Asuma Sarutobi, Shikamaru Nara, Izumo Kamizuki e Kotetsu Hagane. Durante questo scontro Asuma morì per mano di Hidan. Il Team 10, allora, con a capo Kakashi Hatake, decise di vendicare la morte del maestro. Durante il combattimento Kakuzu viene affrontato da Kakashi, il quale riuscì a distruggere uno dei suoi cinque cuori mentre un altro gli venne fatto fuori involontariamente dal suo compagno Hidan. Quando ormai le cose si stavano mettendo male per Kakashi, Ino e Choji, arrivò in loro soccorso il Team 7 capeggiato da Yamato. Naruto decide di affrontare il nemico da solo con il suo nuovo jutsu, il RasenShuriken. Durante il primo attacco Naruto rischia la vita non riuscendo a colpirlo, viene tuttavia salvato da Kakashi che interferisce nella tecnica di estrazione del cuore con il Raikiri, e da Yamato che allontana Kakuzu dal gruppo tramite il suo Mokuton. Nel secondo attacco Naruto si fa più deciso, Kakuzu decide invece di aumentare ancora il raggio del suo attacco tramite il chakra, svelando così la sua ultima forma. Naruto si dirige insieme alle proprie copie create con la moltiplicazione del corpo verso il nemico, crea il secondo RasenShuriken, ma Kakuzu si rivela estremamente più veloce e agile, distrugge tutte le copie e sferra un attacco letale contro Naruto, ma si rivela anch'egli una copia: quello vero infatti, sorprendendo anche il suo maestro, ha creato un terzo RasenShuriken, ingannando il nemico, anche se con un enorme dispendio di forza, sopraggiunge quindi alle spalle del mebro di Alba e con un attacco devastante distrugge gli ultimi suoi tre cuori supplementari; poi cade a terra senza più forze. Quando Kakashi raggiunge Kakuzu per dargli il colpo di grazia questi si domanda come un gruppo di "bambini" lo abbia potuto sconfiggere per sempre, Kakashi gli risponde che il futuro del villaggio sta nei giovani, i "bambini" che lo hanno sconfitto, essi sono quel che va protetto costantemente perché loro daranno il proseguimento, e non coloro che, come Kakuzu non lasciano mai la propria vita e non danno spazio all'avvenire.
    Kakuzu possiede una struttura fisica unica che consiste di spesse fibre nere. Lui può controllare queste fibre con la volontà e queste corrono per tutto il suo corpo tenendolo insieme come una bambola i stracci. Questa struttura fisica unica gli permette di integrare nel suo corpo organi estranei, a condizione che questi siano ancora in funzione quando li prende. Kakuzu usa questa abilità per integrare i cuori di altre persone nel proprio corpo, prolungando la propria vita indefinitamente. Lui tiene una scorta di cinque cuori in ogni momento, rendendo la probabilità che tutti questi smettano di funzionare praticamente nulla. I quattro cuori extra di Kakuzu sono associati a quattro maschere poste sulla sua schiena, ognuna rappresentante un animale demoniaco (un'aquila, un leone, e un bue sono quelli che si vedono). Quando uno dei cuori si consuma naturalmente o viene distrutto, può semplicemente rimpiazzarlo. La quantità di tempo per la quale Kakuzu ha continuato a sostituire i propri cuori non viene detta, ma il fatto che abbia combattuto con il Primo Hokage in un certo momento significa che ha almeno settant'anni.
    Oltre a garantirgli un'effettiva immortalità, il corpo fibroso di Kakuzu gli permette di riparare le proprie ferite o di attaccare dalla lunga distanza allungando le fibre attaccate agli arti. Le fibre di Kakuzu possono anche essere usare per riattaccare arti o altre parti del corpo (come la testa) che si sono staccate dal corpo degli altri nuovamente al loro corpo. Apparentemente non c'è limite alla quantità di fibre che Kakuzu può creare, infatti si trasforma in un enorme creatura simile a un ragno poco prima di essere sconfitto.
    La più potente abilità di Kakuzu sta nella manipolazione del chakra. Avendo quattro cuori in più Kakuzu è in grado di manipolare il chakra in ognuno di essi, permettendogli di utilizzare tutti i tipi di elementi in attacco. Riesce a farlo separando le quattro maschere dal suo corpo che si trasfomano creature simili ad animali fatte di fibre capaci di utilizzare uno specifico elemento: l'aquila usa il vento, il leone usa il fuoco e il bue usa il fulmine. Questi maschere possono anche attaccare insieme combinando i loro attacchi elementali.
    Infine, Kakuzu conosce una tecnica di Terra che gli permette di indurire il proprio corpo incrementando la sua resistenza e rendendolo invulnerabile a qualsiasi attacco fisico. Di conseguenza, solo il Taglio del Fulmine di Kakashi Hatake è stato in grado di battere quella tecnica, e ciò è dovuto alla naturale debolezza della Terra contro il Fulmine.

    Sasori

    Altezza: 175 (cm)
    Peso: 57 (kg)
    Occhi: Rossi
    Capelli: Rossi
    Formazione originale: Sasori - Deidara
    Formazione: Sasori - Deidara
    Rango: Nukenin
    Stato attuale: Deceduto
    Abilità: Marionettista, Tecnica rossa segreta: spettacolo dei 100 congegni.
    Parenti Chiyo (nonna)
    Base prima Villaggio della Sabbia

    Sasori della Sabbia Rossa (赤砂のサソリ Akasuna no Sasori), letteralmente "scorpione", fu il primo partner di Deidara e inizialmente di Orochimaru. È un abilissimo marionettista e un Nukenin del Villaggio della Sabbia.
    Sasori abbandonò il villaggio 20 anni prima rispetto al tempo in cui si svolge la storia, anche se non se ne conosce il motivo. Dopo la morte dei genitori, li trasformò in marionette umane, le prime da lui create. Qualche tempo dopo aver lasciato il Villaggio entrò a far parte di Alba e fu messo in coppia con Orochimaru. Dopo che questi lasciò l'organizzazione Sasori divenne compagno di squadra di Deidara, ma portò sempre rancore e rabbia verso il suo ex-compagno. Tra le persone trasformate in marionette vi sono il Terzo Kazekage, e Sasori stesso, oltre a tutti gli avversari sconfitti da Sasori nel corso degli anni. Egli infatti ha abbandonato il suo corpo mortale per diventare una marionetta, ma è stato costretto a lasciare intatto il suo cuore per controllare il chakra; questa parte è coperta da un talismano con su scritto Scorpione (蠍), il suo unico punto debole. È proprio colpendo quel punto che Chiyo riesce ad ucciderlo, trafiggendo il suo cuore con i burattini dei genitori del ninja.
    Sasori è un maestro nell'ambito delle marionette. Sua nonna Chiyo, gli insegnò l'arte del marionettista fin dalla tenera età, e questi creò moltissime marionette durante la sua vita, per un totale di 298, riuscendo a controllarne cento in una volta sola. Prima di lasciare il villaggio, Sasori creò le marionette che Kankuro usa durante la serie: Kuroari, Karasu e Sanshuo. Sasori è anche molto abile a creare veleni; il suo veleno uccide l'obiettivo in soli tre giorni dopo una lunga sofferenza: Sasori ha aggiunto questo veleno a quasi tutte le armi delle sue marionette, rendendo ogni colpo potenzialmente letale per il suo avversario. L'unica persona che riesce a sviluppare un antidoto a questo veleno è Sakura, che comunque riesce a produrne solo tre dosi a causa della scarsità degli ingredienti.
    Sasori e Deidara hanno punti di vista diversi sul concetto di "arte", che li porta a discutere molto sulla questione. Deidara ritiene che l'arte sia qualcosa di transitorio, che finisce in un attimo, mentre Sasori crede che la vera arte sia qualcosa di meraviglioso che dura in eterno. Si possono ritrovare i loro punti di vista anche nel loro metodo di combattimento: Deidara crea sculture di argilla che esplodono, Sasori, invece, crea marionette che durano a lungo. Deidara tuttavia sembra rispettare il punto di vista di Sasori, anche se quest'ultimo non rispetta quello di Deidara.
    Al momento della sua morte Sasori non aveva ancora catturato il suo Bijū. Un breve dialogo tra lui e Deidara suggerisce che Sasori non sappia nemmeno quale Cercoterio gli sia stato assegnato da catturare. Dopo la sua morte viene rimpiazzato da Tobi. La prima missione che Sasori e Deidara svolgono è catturare Gaara; dopo il rapimento del Kazekage da parte di Deidara, Sasori affronta Kankuro e lo sconfigge facilmente, lasciandolo avvelenato e in fin di vita. Sasori viene ucciso dopo un lungo scontro da sua nonna, Chiyo, e da Sakura, utilizzata dall'anziana come una marionetta. Per ironia della sorte, a infliggergli il colpo fatale furono le marionette che lui stesso aveva creato da suo padre e sua madre.
    Prima di morire, Sasori rivela a Sakura ed a Chiyo di aver infiltrato tra le fila di Orochimaru una sua spia, che avrebbe dovuto incontrare dieci giorni dopo al Ponte del Cielo e della Terra, nel Villaggio dell'Erba. In seguito si scopre che la spia era Kabuto, cui era stata fatta dimenticare la vera identità attraverso una tecnica, la stessa utilizzata da Sasori per Yura. Tuttavia Kabuto era stato liberato da tempo da Orochimaru, rimanendogli fedele.
    Nonostante Sasori abbia almeno una trentina d'anni, mantiene l'aspetto di un adolescente. Il giovane aspetto di Sasori è il risultato della sua costruzione: gran parte del suo corpo è infatti composto da una marionetta. Al posto dello stomaco ha uno spesso cavo arrotolato attorno ad un'asta, che Sasori può usare come "pungiglione" e ritirarlo se necessario. Attaccata sulla schiena porta un rotolo di pergamena, che Sasori utilizza per evocare le sue marionette "umane". Nella parte destra del suo petto è presente un meccanismo che gli permette di rilasciare numerosi fili di chakra per comandare centinaia di marionette, dandogli un enorme vantaggio sugli altri marionettisti. La parte sinistra del petto, invece, è l'unica parte ancora umana di Sasori. Il cuore, infatti, deve restare umano perché è la parte del corpo adibita al controllo del chakra. Nel caso di Sasori il cuore risiede all'interno di un dispositivo di forma cilindrica.
    Dal momento che il cuore di Sasori è l'unica parte ancora vivente, il suo corpo-marionetta è praticamente indistruttibile. Quando viene rotto in pezzi, lui può ricomporsi facilmente o trasferire il cuore in altre marionette nel caso in cui il suo corpo attuale sia danneggiato o incapace di muoversi. Non viene mai spiegato come riesca a trasferire anche le sue caratteristiche facciali, come mostrato nel manga.

    Orochimaru

    Formazione originale: Orochimaru - Sasori
    Stato attuale: (Morto??), Defezionista, rimpiazzato da Deidara
    Abilità: Tecnica proibita dell'immortalità

    Orochimaru (大蛇丸 Orochimaru) era un tempo membro di Alba, partner di Sasori. Non è chiaro come e perché abbia lasciato l'organizzazione; lui afferma di averlo fatto perché Itachi era più forte di lui, e dunque inutilizzabile per la Tecnica dell'Immortalità, tuttavia non si sa se stesse dicendo o meno la verità, contendo che alla fine la tecnica proibita dell'immortalità è stato portata a termine. Nonostante l'abbandono, Orochimaru ha tenuto con sé l'anello 空, che si trova ancora al dito del suo corpo originale. A causa di questo tradimento, Alba ha cercato di eliminarlo inviando nel suo covo una spia di Sasori, Kabuto Yakushi, facendogli dimenticare la sua vera identità affinché si infiltrasse senza problemi. Tuttavia Kabuto fu liberato da questa tecnica dallo stesso Orochimaru, e continuò a servirlo fedelmente. Anche Orochimaru ha intenzione di eliminare Alba, anche se non è chiaro il perché, e per questo al momento spera che siano i ninja del Villaggio della Foglia ad occuparsi dei membri dell'organizzazione al posto suo.
    Ridotto in pessime condizioni perché il suo corpo attuale lo sta rigettando, decide di impossessarsi di Sasuke ma questi con lo sharingan riesce ad invertire la tecnica, acquisendone ogni abilità. Attualmente occupa parte del corpo di Kabuto che lo ha innestato dentro di sè.

    Agenti

    Kabuto Yakushi

    Kabuto era un tempo una spia di Sasori, e la sua mente era controllata. Egli infatti non avrebbe ricordato di essere una spia fino al giorno in cui la tecnica si sarebbe sciolta. Sasori l'aveva inviato da Orochimaru, ma questi rimosse la tecnica e liberò Kabuto poco dopo il suo arrivo. Da quel momento Kabuto tradì Sasori ed Alba per unirsi definitivamente ad Orochimaru.

    Yura

    Yura (由良 Yura) era una spia di Sasori infiltrata nel Villaggio della Sabbia, sotto la stessa tecnica di controllo mentale cui era sottoposto Kabuto. Quando gli tornò la memoria, immediatamente favorì l'ingresso di Sasori e Deidara nel villaggio. In seguito venne ucciso, e il suo corpo con una tecnica venne ceduto ad Itachi, il quale con esso affrontò il Team Kakashi. In questa sua nuova forma viene ucciso da Naruto con il Rasengan Superiore.
     
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