Mostrato in chiusura della conferenza Sony, The Last of Us è il terzo gioiellino del trittico che ha tenuto banco durante questo E3 2012 per il produttore giapponese. Negli ultimi mesi si è speculato tantissimo riguardo il tipo di esperienza che avrebbe offerto, e fortunatamente Naughty Dog ha finalmente mostrato una demo giocata dal vivo in pubblico e un'altra in una presentazione a porte chiuse nella quale abbiamo assistito ad ulteriori spezzoni di gameplay. L'impatto iniziale non può essere che simile ad Uncharted, d'altronde ne condivide il motore grafico e alcune scelte stilistiche, come colori piuttosto accesi e ambientazioni lussureganti. Queste ultime sono però anche decadenti, perché The Last of Us pone tantissimo l'accento sulla sopravvivenza dei due protagonisti principali, Joel ed Ellie, che si trovano assieme dopo un'epidemia non meglio precisata dopo la quale da un lato ci sono mutanti non meglio precisati, dall'altro persone che lottano per la sopravvivenza diventando spesso sciacalli e depredando anche i loro stessi simili. Ogni cosa che accade sembra essere verosimile, il giocatore controlla Joel ed è in grado di trasportare un numero limitato di oggetti che appaiono visibili sul retro e nello zaino, l'energia non si ricarica e vanno applicate bende per ripristinarla le quali richiedono un certo lasso di tempo per essere applicate. Le munizioni non si trovano sottoforma di oggetti luccicanti e non appaiono dal nulla, ma vanno "prelevate" dai nemici uccisi o da appositi contenitori, gli oggetti invece possono essere trovati all'interno dello scenario di gioco: avete visto nella demo pubblica come Joel trovi dei componenti per costruire una molotov, in quella privata invece il protagonista principale ha preso una bottiglia vuota che ha lanciato in una stanza per attirare l'attenzione di due persone e attaccarle quindi alle spalle quando distratti. In generale i combattimenti sono molto "fisici" e cruenti, sono caratterizzati da scontri a fuoco, combattimenti corpo a corpo anche piuttosto lunghi, fughe, rincorse e altro, in una maniera molto interessante e che sembra essere molto varia. The Last of Us è anche un gioco che pone l'accento sul rapporto ai due protagonisti principali e, seguendo l'esempio di Uncharted e quello ancora più esteso di Bioshock Infinite, la frequenza dei dialoghi tra Joel ed Ellie è costante, sia durante le fasi di esplorazione che quelle di combattimento, rendendo il loro rapporto credibile e dotato di diverse sfaccettature.